Medjugorje, 25 marzo 2019
"Cari figli,
questo è tempo di grazia.
Come la natura si rinnova a vita nuova anche voi siete invitati
alla conversione.
Decidetevi per Dio.
Figlioli, voi siete vuoti e non avete gioia, perché non avete Dio.
Perciò pregate affinché la preghiera sia per voi vita.
Nella natura cercate Dio che vi ha creati, perché la natura parla e
lotta per la vita e non per la morte.
Le guerre regnano nei cuori e nei popoli, perché non avete pace e
non vedete, figlioli, nel vostro prossimo il fratello.
Perciò ritornate a Dio ed alla preghiera.
Grazie per aver risposto alla
mia chiamata".
Commento di Padre
Livio di Radio Maria al messaggio del 25 marzo
Questo messaggio è stato dato nella festa
dell'Annunciazione e la Madonna, come in tutte le festività, è apparsa con la
veste dorata.
Questa
Apparizione, nonostante la solennità dell'Annunciazione, è durata pochissimo,
circa due minuti.
Marija ha cercato di fare una piccola
battuta dicendo che la Madonna aveva fretta di tornare in Cielo, perché nel
giorno dell'Annunciazione si fa festa.
In
realtà la Madonna può essere in terra o in Cielo nel medesimo momento.
A
mio parere la brevità dell’Apparizione sta a indicare che la Madonna è triste nel vedere come ci stiamo preparando alla
Pasqua.
È
come se volesse dire: “vengo, ma non mi
prendete sul serio, non mettete in pratica i messaggi. Vi invito alla preghiera
e alla conversione e siete nella tiepidezza, siete ancora in uno stato di
peccato, non avete preso sul serio il cammino quaresimale”.
E ci dice: "Cari
figli, questo è tempo di grazia. Come la natura si rinnova a
vita nuova anche voi siete invitati alla conversione”. Quindi la
conversione è il risvegliarsi della vita così come avviene nella natura che con
la primavera ricomincia a produrre germogli, fiori e frutti.
Che
cos’è la vita nuova?
È la vita nella grazia. La
situazione invernale è tipica di chi è in peccato mortale. Chi è in peccato
mortale è in una situazione di morte, è in una situazione di vuoto, di guerra
interiore, di cattiveria, di egoismo, di oscurità, senza gioia e senza pace.
In
che cosa consiste la conversione? La conversione consiste nel passare da
uno stato di peccato mortale a uno stato di grazia, nel troncare i legami del
male, le passioni disordinate, le proliferazioni dell’egoismo e
dell’incredulità e spezzare le catene del diavolo.
Facciamo un esame di coscienza del male che
ci intacca, che ci rende schiavi, del male che ha invaso la nostra anima, di
tutte le deviazioni sulla via del male che noi percorriamo o coltiviamo durante
la giornata.
“Decidetevi per Dio”. Dopo l’esame di
coscienza alziamo lo sguardo verso il Crocifisso, affidando il male che abbiamo
alla sua misericordia, spezzando il cuore nel dolore per aver offeso Gesù che ci ama, avendo al suo amore
contrapposto il nostro disamore e il nostro egoismo.
Quindi il
proposito di camminare nella vita nuova,
di essere un cristiano in pace con Dio e con i fratelli: questo è
l’inizio della conversione.
Confessiamoci e decidiamoci per Dio.
Vediamo
i passaggi con i quali la Madonna descrive la nostra situazione esistenziale: “Figlioli,
voi siete vuoti e non avete gioia, perché non avete Dio”; la Madonna descrive la situazione di morte,
dicendo che siamo vuoti, vuoti di valori, vuoti di fede, vuoti di carità, vuoti
di speranza.
Il vuoto di bene
viene riempito dal male: invece dell'amore c'è l'odio, c'è l'egoismo, ci sono
i vizi capitali, invece della grazia c'è il peccato;
“siete vuoti”:
il vuoto
è una situazione insopportabile da un
punto di vista esistenziale, perché quando siamo vuoti, siamo inquieti,
infelici;
“e non avete gioia”: se ci sentiamo
tristi, se ci sentiamo inquieti è perché abbiamo perso Dio, è perché non
riusciamo più attraverso la preghiera a dare spazio a Dio, perché abbiamo chiuso le porte, le finestre della
nostra anima e non splende più il sole e siamo nella tenebra, siamo
nell'inerzia, siamo nella tiepidezza, siamo nell'abulia; “perché non
avete Dio”: questa è la situazione di morte nella quale ci
troviamo.
“Perciò pregate affinché la preghiera sia per
voi vita”. Cioè la Madonna ci dice: “da una situazione di morte nella
quale vi trovate, dovete aprirvi a
Dio, alla preghiera, cambiare vita”.
Poi la Madonna ha un passaggio bellissimo,
mai detto prima: “Nella natura cercate Dio che vi ha creati, perché la natura parla e
lotta per la vita e non per la morte”.
Se avete a casa una pianta vedete che ci
sono dei ramoscelli che lottano e riescono a mantenersi verdi e a sbocciare e
altri ramoscelli che rimangono secchi.
C’è
proprio una lotta per conservare la vita, una lotta per uscire dalla morte invernale
e ritornare a fiorire.
E così anche
noi dobbiamo lottare per la nostra vita,
non si esce dal peccato senza la lotta, senza il sacrificio, senza l’impegno,
senza il sudore di sangue, poi, dopo, arrivano le lacrime della gioia.
Perché
se sei in peccato mortale la tua vita va
verso la perdizione.
Queste
sono parole sante che non senti più,
ma sono le parole vere del Vangelo.
“Le guerre regnano
nei cuori”: prima di tutto la guerra tra il bene e il male che c'è nel nostro cuore, fra la
coscienza che ci rimprovera e noi che cerchiamo di acquietarla, di zittirla,
che cerchiamo di soffocarla;
poi
la guerra nei confronti degli altri,
possono essere le persone di famiglia, possono essere le persone che
incontriamo nel lavoro, nella vita, di cui parliamo male, alle quali siamo
ostili, nei confronti delle quali siamo freddi, per cui non vediamo in essi dei
fratelli, ma dei nemici;
“perché
non avete pace”: alla situazione
di vuoto, di mancanza di gioia, di mancanza di Dio si aggiunge la
situazione di fermento del male, delle guerre che regnano nei cuori, della mancanza di pace.
Perché
avere la pace del cuore, perché andare a letto tranquilli con la pace nel cuore
e svegliarsi con la pace nel cuore e vivere la giornata con la pace del cuore,
è un bene preziosissimo ed è il più grande bene che si possa avere sulla terra,
ed è un anticipo del Paradiso;
“e
non
vedete, figlioli, nel vostro prossimo il fratello”: questa situazione di agitazione, di
cattiveria, di durezza di cuore, per cui
non vediamo più negli altri dei fratelli,
per cui non siamo in pace con noi stessi e diffondiamo
l'inquietudine negli altri, è la
situazione di morte dalla quale la Madonna vuole che usciamo!
“Perciò ritornate a Dio ed alla preghiera”:
ritorniamo alla preghiera personale,
alla S.Messa,
al Rosario, prepariamo la Confessione pasquale, prepariamo con la
Pasqua a morire al peccato e iniziare una vita di grazia.
Siamo in tempi difficili, ricordiamoci che
il futuro è incertissimo e quindi dobbiamo essere quei tralci verdi attaccati
alla vite che non periscono mai, perché chi muore nell’anima, va alla morte
eterna, chi invece vive nell’anima va alla vita eterna.
Facciamo
il proposito di ritornare a Dio, alla preghiera, preparando la vita nuova della
Pasqua.
Apparizione annuale a Mirjana Dragicevic
del 18 marzo 2019
La veggente Mirjana Dragićević-Soldo ha avuto apparizioni giornaliere
dal 24 giugno 1981 fino al 25 dicembre 1982. In occasione della sua ultima
apparizione quotidiana, rivelandole il decimo segreto, la Vergine le rivelò che
avrebbe avuto apparizioni annuali il 18 marzo e così è stato in tutti questi
anni. La Madonna le ha dato il seguente messaggio:
“Cari figli, come
Madre, come Regina della Pace vi invito ad accettare mio Figlio affinché possa
donarvi la pace dell’anima, affinché possa donarvi ciò che è giusto, ciò che è
buono per voi.
Figli miei, mio
Figlio vi conosce.
Lui ha vissuto la
vita dell’uomo e nello stesso tempo di Dio, vita meravigliosa – corpo umano,
spirito divino.
Perciò, figli miei,
mentre mio Figlio vi guarda con i suoi occhi di Dio, penetra nei vostri cuori.
I suoi occhi miti e
calorosi nel vostro cuore cercano se stesso.
Può trovare se
stesso, figli miei?
AccettateLo e i momenti di
dolore e sofferenza diventeranno i momenti di mitezza.
AccettateLo e avrete la pace
nell’anima, la diffonderete a tutti attorno a voi ed è questo ciò di cui adesso
avete più bisogno.
AscoltateMi, figli miei.
Pregate per i
pastori, per coloro le cui mani mio Figlio ha benedetto.
Vi ringrazio.”
Messaggio di Medjugorje del 10 febbraio 1984:
“Pregate
e digiunate! Desidero che siate umili, ma non potrete diventarlo
se non con la preghiera e il digiuno”.
Messaggio di Medjugorje del 25 gennaio 2001: “Cari
figli, oggi vi invito a rinnovare la preghiera e il digiuno con ancora più
entusiasmo, affinché la preghiera diventi gioia per voi. Figlioli, chi prega
non ha paura del futuro, chi digiuna non ha paura del male.
Vi ripeto ancora una volta: solo con la preghiera e il
digiuno anche le guerre si possono fermare, le guerre della vostra incredulità
e della paura per il futuro”.
N.B. Il testo
di cui sopra può essere divulgato a
condizione che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it
indicando: “ Trascrizione
dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it